“La Tempesta” di W.Shakespeare – Regia di Matteo Tarasco

Come dopo una tempesta…


Che cosa accade dopo una violenta tempesta? E come vivono i superstiti? Oggi le tempeste non sono più soltanto fenomeni atmosferici, ma invadono i cieli delle nostre anime e diventano tempeste e turbolenze interiori che svolgono gli assetti consolidati del nostro essere. Oppure sono tempeste sociali, economiche, disastri finanziari che rimescolano gli equilibri sociali, fanno naufragare imprese e ci costringono a rinnovare le nostre abitudini culturali.
Raccontare La Tempesta di Shakespeare oggi, significa assumere il valore del titolo – uno dei più importanti nella produzione del Bardo, forse l’ultima opera scritta prima del ritiro dalle scene, definitivo e misterioso – come elemento simbolico che possa assumere in sé il senso di un momento di transizione epocale, come quello che stiamo vivendo.
In questo nostro mondo post-apocalittico, post-pandemico, dove una inattesa tempesta che ci ha fatto naufragare nell’isola delle incertezze sociali, economiche, culturali, personali, noi sopravvissuti sull’isola dell’arte, vi offriremo il nostro spettacolo, inventando nuove realtà.
Per un’ora, in una sera d’estate, sarete strappati con ilarità e poesia, con spensieratezza e allegria, ai vostri affanni quotidiani per seguire le gloriose imprese di noi attori, saltimbanchi della vita, innamorati dell’arte, dell’amore, della poesia, noi che camminiamo instancabili sul filo sottile della vita, in costante precario equilibrio, senza paura del vuoto, senza paura di cadere, alla ricerca di una vertigine che ci faccia e vi faccia volare.

MATTEO TARASCO